Thursday, January 18, 2007

...I could be as gentle as a newborn, then spit into the eye of a hurricane...

Io lo sto aspettando sto uragano Cyril (o come dicevan tutti Kyrill)...
... sarà per il mio amore verso i temporali/tuoni/lampi/fulmini/tornado/diluvi universali/raffiche di vento anormali/bufere di neve/grandinate/trombe d'aria/chi più ne ha più ne metta... (senza citare cataclismi che non implicano acqua o vento)
Però al Tg mi hanno illusa.
Mi hanno detto che da stasera, nell'Italia del Nord-Ovest, sarebbe iniziato il vento.
Mi hanno anche detto di stare attenta nelle prossime 24 ore a uscire di casa e, se proprio devo, mi hanno detto di riempirmi le scarpe di sassolini così le raffiche non mi portano via.
Ogni quarto d'ora guardo fuori per vedere se c'è qualche catastrofica evoluzione.
La tenda di plastica del condominio qui davanti ogni tanto ha un accenno di movimento. Ma solo quella. Nel resto del mondo attorno non si muove foglia. Mi viene il dubbio che più che Cyril (o come dicevan tutti Kyrill) sia lo sfiato della cappa della padrona di casa che sta cucinando le cotiche a far svolazzare la tenda.
Io comunque confido in questo Cyril (o come dicevan tutti Kyrill) perché, oltre a saziare la mia fame di eventi metereologici straordinari vissuti in prima persona, magari porta via la bolla di grigiume alienante che c'è stata in questi giorni. Giorni in cui l'unico modo per rendersi conto che, attorno alla nostra città asfaltata cementata e murata, c'è ancora il resto del mondo, sarebbe stato scavare una buca e considerare la marrone terra un ampio e arioso paesaggio naturale.
Lo stato d'allerta anche qui in Italia lo hanno dichiarato, come in Uk, Francia e Germania... ma lì l'allerta era vera.
Qui boh?!?!?
Se arriva, a quanto pare, siamo tutti pronti a sputargli nell'occhio.
Ma se non arriva sono pronta a sputare io nell'occhio di chi mi ha illuso.
Non si promette vento vero sperando che la gente si accontenti di minimi svolazzi di una tenda di plastica all'alito artificiale dello sfiato delle cotiche.

Wednesday, January 10, 2007

Addicted to Sushi.

L'avevo provato anni fa e l'avevo proprio schifato.
L'ho riprovato un mesetto fa e sono diventata "dipendente". (Thnx to Luigi)
Abbastanza esotico per essere diverso dal solito.
Abbastanza fresco da non dover avere sapori di avariato camuffati da qualsiasi tipo di spezia.
Abbastanza pericoloso da dover per forza essere fresco.
Abbastanza caro da poterlo gustare solo una volta ogni tanto e non farselo uscire dalle orecchie.
Abbastanza diffuso da avere anche qualche localino take away un po' più cheap.
... e, soprattutto (e stranamente), abbastanza zen da non far inalberare il mio intestino suscettibile.

tHe BoLd AnD tHe BeAuTiFuL..........riflessione psicologica......


Sono dilaniata dalla sofferenza.
Qualcuno salvi Bridget da se stessa.
Qualcuno le spieghi che non è Madre Teresa di Calcutta.
... che anche se lei rinuncia a 2milioni di uomini continuerà a esserci la fame nel mondo.
... che con il suo fare non tappa il buco nell'ozono.
Perché tutti sono così crudeli con lei?
Perché lei c'ha la fissa di fare sempre la cosa giusta per gli altri?
Perché non fa altro che cedere i suoi uomini alle sue parenti? Tipo sua madre Wonder Brooke o sua sorella la felice Felicia?
Non ha senso.
Già è sfigata con il sesso opposto, se si innamora di qualcuno puntualmente è ricambiata solo fino a quando questo qualcuno non trova di meglio. E, generalmente, essendoci sempre WonderBrooke nei paraggi, quel qualcosa di meglio non tarda mai ad arrivare.
Per una volta che un uomo (Dante Damiano) parte dall'Italia, arriva in the Land of Opportunities non per le opportunities ma perché vuole stare con lei, le chiede di sposarlo pur avendo un figlio con un'altra (felice Felicia), lei si fa prendere dal panico e gli dice di no. Poi però si pente... torna da lui in lacrime e cosciente di essere follemente innamorata, si dichiara... ma lui ha già rimediato, sempre per la storia che l'anello no glielo avrebbero ripreso indietro.
Struggimento totale. Tristezza infinita. Alla notizia che il bell'italico Dante sta per sposare la felice Felicia Bridgettina si dispera. Le si appassiscono anche i fiori che ha sul corpetto.
Però poi Dante, focoso italiano, ritratta e, nella casa sulla spiaggia di Bridget scatta la scintilla della passione fra i due... Bridgettina nostra dice a Dante delle cose troppo XXX per essere riportate (parte di copione scritta in collaborazione con la Bottega del Porno) e pare che i due siano convinti di dire tutto alla famiglia e annullare così l'imminente matrimonio.
Ma a casa Forrester si sta tenendo un party perché sono arrivati i parenti italiani di Dante che Felicia ha invitato a sorpresa... dunque dichiarare tutto in pubblico inizia ad essere un po' troppo complicato.
Ma Dante vuole farlo, anche Bridget vuole farlo e, chiusi e nsacosti nello sgabuzzino degli asciugamani del villone Forrester parlano di farlo... ma alla fine non lo fanno.
Bridget fa un discorso in pubblico sul suo sentimento amoroso, guarda malinconica devastata e innamorata Dante negli occhi... ma poi dice che tutto quello che ha detto è riferito a Dino (il pargolo preistorico). Tanto nessuno se ne accorge che lei sta parlando di Dante, sono tutti troppo presi dallo champagne.
Il tutto si chiude con Bridgettina nostra che in lacrime, mentre gli altri continuano a brindare, abbraccia Dante e gli sussurra nell'orecchio "Addio amore mio. Mi mancherai..."
MA CHE STRAZIO.
Ripeto, qualcuno faccia qualcosa.
Bridgettina nostra deve capire che, nelle cose finte della televisione, se uno, anche se sta con un'altra, le dice che la ama e che è disposto a mandare tutta la sua vita a scatafascio per lei, perché è innamorato di lei, ci deve credere e non fare la martire.
Che almeno una volta la Bridgettina nostra dia la soddisfazione di essere felice e contenta.
Almeno una.
Perché non tutti avranno nel 3001 i soldi e la salute per comprare l'opera omnia di Biutiful in DVD e vedere i finali alternativi della sua vita.

Saturday, January 06, 2007

Propositi per l'anno Nuovo.........#1.............


Andare a questa festa. Assolutamente. A costo di sognarmi per il resto della vita gli enormi faccioni di Felix o Uncle Sam che mi inseguono. Basta non ci sia una versione balloon-size del clown Pennywise... o di qualche clown generico. Perchè potrei perderci la vita o, nel migliore dei casi, essere ricoverata in qualche clinica psichiatrica locale.
Albuquerque, NM.