E QuiNdi UsCiMmO a RiVeDeR Le SteLLe
Oggi pomeriggio (ripresami dall'attacco di aviaria) sono andata a fare un giro in centro.
In centro a Torino.
In centro a Torino 2oo6.
Il centro città secondo me per i prossimi 15 giorni sarà a rischio esplosione, non per attacchi kamikaze (speriamo in bene), ma perché non sono del tutto convinta che sia materialmente e olimpicamente in grado di sopportare la fiumana olimpica di gente che ci si riversa (olimpicamente).
Abbiamo preso un tram olimpicamente stracolmo, bambini con i vestiti di carnevale (non olimpici... uno era un pirata, nessun Neve e Glitz formato bambino) e vecchiette cristonanti per la folla compresi. Ho temuto che, per farci scendere, visto che lo scopo di chi saliva era quello di scendere tutti alla stessa fermata (olimpica), l'autista avesse a disposizione un nuovo congegno (olimpico), qualcosa tipo "rilascio pesca d'altura": il simpatico tramviere schiaccia un bottone, tutte le pareti del tram si aprono di botto e i passeggeri rotolano sulla strada come i pesci rotolano fuori dalla rete sul ponte della barca. Non è successo, sarebbe stato molto più veloce sicuramente.
Ma l'effetto utero è arrivato nell'incrocio magico tra Via Pietro Micca, Piazza Castello e Via Viotti, in pratica il passaggio tra la parte dove c'è il giornalaio e l'ingresso ai portici. Il punto G(iornalaio).
Abbiamo fatto una scelta obbligata: passare dalla parte della strada era olimpicamente impossibile, ci siamo detti che forse sotto i portici sarebbe stato più facile. Non so bene il perché di questa scelta, accettata da 5 persone, quindi non frutto del delirio si una sola: i portici in quel momento ci trasmettevano stabilità, sicurezza...
Forti della nostra scelta siamo partiti, essendo in 5 se avessimo fatto "ognuno per sé, rivediamoci alla fine del tunnel" avremmo aspettato ore e forse qualcuno non ne sarebbe neanche uscito vivo. Ci buttiamo in cordata, sottobraccio come i perfetti thamarri del sabato pomeriggio alle Gru. Io sono partita in testa, con almeno una mano dovevo salvare la macchina fotografica, e dietro tutti gli altri. Appurato che l'unione fa la forza mi sono lanciata e ho iniziato a scansare qualche madama impellicciata e un taxi, e sono arrivata alla pre-fase critica, il punto in cui per scegliere la via si deve essere esperti in Bolgia&Affini... e chi meglio del ragazzetto quattordicenne con un inizio di peluria sotto il naso, i capelli sleccazzati da una vacca, le scarpe alte da pugilato e i jeans strizza-pacco infilati dentro può essere più esperto? Ore e ore e ore di lezione alle Gru il sabato pomeriggio... mi ci sono accodata come se fossi stata la sua migliore amica di sempre, talmente migliore amica che lui, avendo noi 5 dietro attaccati alle chiappe, a un certo punto si è perso gli altri suoi amici (ma noi nn gli bastavamo?) e si è fermato a aspettarli.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!
E adesso?
Viene un momento in cui nella vita bisogna cavarsela da soli. Per forza.
Ho dovuto decidere io la via.
Ed eravamo proprio nella fase critica. Dove la bolgia aveva assunto la consistenza "concerto dei Take That".
Fatti Non Foste A Viver Come Bruti, Ma Per Seguir Virtute E Canoscenza.
Mi sono ri-lanciata, una via doveva essere trovata per forza, inutile aspettare la fine delle Olimpiadi e il conseguente scemare della gente, saremmo morti di fame e di sete.
Nel mezzo del cammino abbiamo rischiato di essere marchiati a fuoco da chi preso dal panico si fumava l'ultima sigaretta; abbiamo rischiato di ritrovarci con una maschera di gelato al cioccolato del signore previdente che si era acquistato i viveri per la traversata e abbiamo temuto che il signore dietro a quello previdente ci sleccazzasse la faccia perché lui previdente non lo era stato e i viveri non li aveva comprati; abbiamo al pelo evitato di sfregiare una bambina che dall'alto del suo metro di statura guardava incuriosita tutte le mani e i gomiti che sfioravano il suo bel nasino e i suoi occhialini non infrangibili nuovi di pacca; abbiamo riso assieme una simpatica signora che si divertiva un sacco, una sorta di inaffondabile Molly se fossimo stati sul Titanic; ho (personalmente) realizzato di essere la reincarnazione di Kofi Annan (anche se non è morto, ma mi porto avanti) quando una candida anima nel mezzo del centinaio di candide anime in cui stavamo mi ha guardata con fare guerresco e mi ha detto "Oh ma chi è che spinge così" e io gli ho diplomaticamente risposto: "Eeeh, difficile dirlo!" senza strapargli la giugulare a morsi.
Poi siamo stati ejectati, partoriti. Parto plurigemellare, nessuno si è perso per strada. Abbiamo rivisto il mondo, abbiamo preso qualche grossa boccata d'aria, siamo scoppiati in una grassa risata senza che nessuno con il camice verde venisse a schiaffeggiarci il sedere.
A quel punto una buona poppata di cioccolata calda non ce l'ha tolta più nessuno.
E Quindi Uscimmo A Riveder Le Stelle.
In centro a Torino.
In centro a Torino 2oo6.
Il centro città secondo me per i prossimi 15 giorni sarà a rischio esplosione, non per attacchi kamikaze (speriamo in bene), ma perché non sono del tutto convinta che sia materialmente e olimpicamente in grado di sopportare la fiumana olimpica di gente che ci si riversa (olimpicamente).
Abbiamo preso un tram olimpicamente stracolmo, bambini con i vestiti di carnevale (non olimpici... uno era un pirata, nessun Neve e Glitz formato bambino) e vecchiette cristonanti per la folla compresi. Ho temuto che, per farci scendere, visto che lo scopo di chi saliva era quello di scendere tutti alla stessa fermata (olimpica), l'autista avesse a disposizione un nuovo congegno (olimpico), qualcosa tipo "rilascio pesca d'altura": il simpatico tramviere schiaccia un bottone, tutte le pareti del tram si aprono di botto e i passeggeri rotolano sulla strada come i pesci rotolano fuori dalla rete sul ponte della barca. Non è successo, sarebbe stato molto più veloce sicuramente.
Ma l'effetto utero è arrivato nell'incrocio magico tra Via Pietro Micca, Piazza Castello e Via Viotti, in pratica il passaggio tra la parte dove c'è il giornalaio e l'ingresso ai portici. Il punto G(iornalaio).
Abbiamo fatto una scelta obbligata: passare dalla parte della strada era olimpicamente impossibile, ci siamo detti che forse sotto i portici sarebbe stato più facile. Non so bene il perché di questa scelta, accettata da 5 persone, quindi non frutto del delirio si una sola: i portici in quel momento ci trasmettevano stabilità, sicurezza...
Forti della nostra scelta siamo partiti, essendo in 5 se avessimo fatto "ognuno per sé, rivediamoci alla fine del tunnel" avremmo aspettato ore e forse qualcuno non ne sarebbe neanche uscito vivo. Ci buttiamo in cordata, sottobraccio come i perfetti thamarri del sabato pomeriggio alle Gru. Io sono partita in testa, con almeno una mano dovevo salvare la macchina fotografica, e dietro tutti gli altri. Appurato che l'unione fa la forza mi sono lanciata e ho iniziato a scansare qualche madama impellicciata e un taxi, e sono arrivata alla pre-fase critica, il punto in cui per scegliere la via si deve essere esperti in Bolgia&Affini... e chi meglio del ragazzetto quattordicenne con un inizio di peluria sotto il naso, i capelli sleccazzati da una vacca, le scarpe alte da pugilato e i jeans strizza-pacco infilati dentro può essere più esperto? Ore e ore e ore di lezione alle Gru il sabato pomeriggio... mi ci sono accodata come se fossi stata la sua migliore amica di sempre, talmente migliore amica che lui, avendo noi 5 dietro attaccati alle chiappe, a un certo punto si è perso gli altri suoi amici (ma noi nn gli bastavamo?) e si è fermato a aspettarli.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!!
E adesso?
Viene un momento in cui nella vita bisogna cavarsela da soli. Per forza.
Ho dovuto decidere io la via.
Ed eravamo proprio nella fase critica. Dove la bolgia aveva assunto la consistenza "concerto dei Take That".
Fatti Non Foste A Viver Come Bruti, Ma Per Seguir Virtute E Canoscenza.
Mi sono ri-lanciata, una via doveva essere trovata per forza, inutile aspettare la fine delle Olimpiadi e il conseguente scemare della gente, saremmo morti di fame e di sete.
Nel mezzo del cammino abbiamo rischiato di essere marchiati a fuoco da chi preso dal panico si fumava l'ultima sigaretta; abbiamo rischiato di ritrovarci con una maschera di gelato al cioccolato del signore previdente che si era acquistato i viveri per la traversata e abbiamo temuto che il signore dietro a quello previdente ci sleccazzasse la faccia perché lui previdente non lo era stato e i viveri non li aveva comprati; abbiamo al pelo evitato di sfregiare una bambina che dall'alto del suo metro di statura guardava incuriosita tutte le mani e i gomiti che sfioravano il suo bel nasino e i suoi occhialini non infrangibili nuovi di pacca; abbiamo riso assieme una simpatica signora che si divertiva un sacco, una sorta di inaffondabile Molly se fossimo stati sul Titanic; ho (personalmente) realizzato di essere la reincarnazione di Kofi Annan (anche se non è morto, ma mi porto avanti) quando una candida anima nel mezzo del centinaio di candide anime in cui stavamo mi ha guardata con fare guerresco e mi ha detto "Oh ma chi è che spinge così" e io gli ho diplomaticamente risposto: "Eeeh, difficile dirlo!" senza strapargli la giugulare a morsi.
Poi siamo stati ejectati, partoriti. Parto plurigemellare, nessuno si è perso per strada. Abbiamo rivisto il mondo, abbiamo preso qualche grossa boccata d'aria, siamo scoppiati in una grassa risata senza che nessuno con il camice verde venisse a schiaffeggiarci il sedere.
A quel punto una buona poppata di cioccolata calda non ce l'ha tolta più nessuno.
E Quindi Uscimmo A Riveder Le Stelle.
5 Comments:
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Che bello!!!Che bel pomeriggio!!
Ovviamente ti starai domandando di chi è il commento cancellato... Io ... ME STESSA MEDESIMA CHE MI SONO AUTOELIMINATA perchè avevo fatto un errore di scrittura e allora l'ho cancellato ... Pensando che non vi rimanesse traccia ... Vabbè... Comunque curioso, abbiamo scritto della stessa avventura... Solo dopo aver scritto nel mio blog son venuta nel tuo e ho scoperto che bene o male avevi espresso i miei stessi pensieri.... ....:) Colpa dei neuroni :D
Ma ciao Saretta!!! Però ti sei dimenticata di citare l'attrazione del pomeriggio: la simpaticissima collega di Luca!!! Naturalmente ha riscosso la tua ammirazione fin da subito...in fin dei conti le hai dato della **** (...ehm...ci siamo capiti!!) dopo solo 30 secondi che la conoscevi!!! C.P.
sono d'accordo con l'anonimo!!!! (ma chi sarà mai...) ma a parte quello...trooooppo una giornata FICHISSIMA!!!!!!! e adesso che sono finite le olimpiadi mi sta venendo la sindrome da costa crociere....BBBUUUUAAAAARRRGGGHHH non ci sono più i russi e i canadesi in giro!!!!!!!!!!!!!!!!
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